Io sprofonderei sotto il peso della vergogna fossi stato un elettore PdL.
Qui invece sembra che nessuno di questi brutti idioti criminali si sia pentito del suo gesto.
I sondaggi sono ancora tutti dalla parte del premier.
Se non bastano l’abuso scandaloso del Parlamento per ragioni personali, le nuove intercettazioni che sei mesi dopo lo scandalo riaprono il vulnus su cui si basa questo governo, ossia le manovre per “comprare” il ribaltone e la provata unione di intenti fra Rai e Mediaset, e poi ancora le leggi speciali per la mobilitazione dell’esercito in alcune città per supposte ragioni di sicurezza (fossi un poliziotto o un carabiniere me la legherei al dito) e nemmeno l’onta di una grave e subdola schedatura dei bambini di un’etnia discriminata da sempre proprio perché considerata asociale, indi per cui “facile” da discriminare, mi sa che bisognerà aspettare solo un default per guardare alle elezioni con delle speranze.
Ho usato l’espressione “grave e subdola schedatura” perché al di là delle motivazioni di facciata e dell’insensibilità dimostrata nei confronti di decine di migliaia di giovani rom e del possibile trauma che questa schedatura arrecherà loro, è chiaro che fra gli intenti, vista l’aria che tira, c’è soprattutto quello del ritorno politico.
Un ritorno politico che passa vigliaccamente sopra la pelle e l’anima di giovani individui.
Io considero il votante PdL un criminale alla stessa stregua della maggiorparte dei loro eletti, un nemico delle conquiste morali e civili che da secoli la civiltà occidentale ha riconosciuto sulla carta e che invece tutti i regimi antidemocratici come il fascismo, il nazismo, il comunismo e l’imperialismo americano (soprattutto fuori dal suo territorio) hanno fatto di tutto per disattendere e sporcare.
Facciamo così: mi vergogno io per tutti voi, brutti idioti che non siete altro.
Viva l’Italia.
di marco dewey