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Porto San Giorgio 2012: le ragioni per Loira Sindaco.

5 marzo 2012, lunedì

Nicola LoiraIeri alla Sala Imperatori l’atteso confronto fra Nicola Loira (Partito Democratico), Sonia Capeci (Sinistra, Ecologia e Libertà) e Renato Bisonni(Partito dei Comunisti Italiani), che alle primarie di domenica prossima si giocheranno la candidatura a sindaco per il centrosinistra in vista delle elezioni ammistrative di maggio.

Il candidato del Pd, in pieno spirito di coalizione, si è proposto con discrezione e rispetto dei suoi competitor, senza sottolineare troppo l’enorme differenza di consapevolezza della macchina amministrativa, del tessuto sociale e delle tematiche sangiorgesi, che lo contraddistingue e a nostro avviso ne fa il candidato ideale per la nostra città.

Loira individua nelle primarie il mezzo più idoneo a risolvere la crisi di rappresentanza politica degli ultimi anni e a garantire la necessaria rappresentatività all’interno di una ampia coalizione; le sue priorità saranno quelle di ridare dignità alla politica per un rinnovato rispetto per la cosa pubblica,  una rivoluzione del buon senso per ricostruire un tessuto sociale fatto a brandelli dalla passata ammistrazione e – cosa più importante – la volontà di una riqualicazione complessiva della cittadina, che nei primi mesi del suo mandato sarà subito indirizzata a fare dell’area ex Grand Hotel una piazza, prima cartolina della nuova Porto San Giorgio.

Riguardo agli eventuali allargamenti al centro tutti i candidati si sono dimostrati disponibili a questa possibilità, forti della chiarezza e della sostenibilità economica del programma condiviso: tuttavia Loira ha sottolineato quanto per lui fosse importante essere il candidato che rispecchiasse la complessità di Porto San Giorgio assieme a quelle forze non compromesse con l’amministrazione Agostini, per non ritrovarsi ad essere maggioranza pur essendo una minoranza nella società.
Apertura al centro per un reale bisogno di rappresentare al meglio la città, quindi.

Durante le proposte di riflessione provenienti dal pubblico, Loira ha poi sottolineato quanto non sia più possibile gestire certe infrastrutture pubbliche come fossero di proprietà del politico di turno, come è stato disgraziatamente fatto negli ultimi anni.
E a proposito della questione Palasavelli: “Se abbiamo a cuore l’interesse della collettività non ci possiamo permettere di comportarci in maniera arrogante e poco lungimirante con certe società sportive, perché, al di là della nostra cultura sportiva e fede cestistica, in un momento sociale così difficile non ci possiamo permettere che questi palcoscenici, che queste società scelgano di andare verso altre piazze”.
Per il candidato democratico si dovrà consentire ai sangiorgesi, a chi fa attività sportiva agonistica e non, di farlo in maniera dignitosa negli impianti già presenti sul territorio.
Il piano regolatore permette poi di  immetterne altri a sud dal campo sportivo nuovo al depuratore, “senza mettere le mani sulla collina a sud e a nord, collina che per noi è un valore, un elemento caratterizzante della città e va preservata: per cui no alla cittadella sanitaria, no alla cittadella sportiva, no a questo tipo di speculazioni”.

Parlando dei servizi sociali, Loira ha poi sottolineato l’assurdità che negli ultimi anni ha fatto dei centri sociali l’oggetto di interesse politico da parte di alcuni amministratori della ex maggioranza.
I centri sociali sono vitali luoghi di aggregazione, non bacini elettorali!
Le nuove povertà, la questione giovanile devono essere affrontate con una passione reale, scevra da qualsiasi interesse di parte.
La questione giovanile non può essere strumentalizzata come fatto finora: non coinvolgere i ragazzi, non farli sentire protagonisti del futuro della propria città ha delle conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Il candidato Pd continua con la sua idea di Porto San Giorgio, che deve tornare a essere una bella città, ma senza volgere lo sguardo all’indietro: per far tornare i turisti è necessario creare le condizioni perché vengano.
E i turisti e una rinnovata vitalità del commercio arriveranno solo quando i sangiorgesi saranno contenti del posto in cui abitano.
La città dovrà essere bella: il lungomare nei prossimi anni dovrà tornare ad avere una sua riconoscibilità e le amministrazioni dovranno avere il coraggio di cambiarlo in maniera sostanziale nei prossimi anni; ad ogni modo l’arredo urbano dovrà essere più che all’altezza, la spiaggia e il verde pubblico dovranno essere salvaguardati.

Necessario diventa ora non più uno sviluppo (“basta quantità!”), ma un’attenzione mirata alla riqualificazione: con questa carenza di risorse tutti gli sforzi dovranno essere concentrati sull’abbellimento e non si potrà più parlare per slogan, le amministrazioni dovranno avere i piedi ben piantati a terra.
Rispondendo a una domanda precisa sullo sviluppo che si ha in mente, “il Parco marino del piceno sarebbe pure una bella idea, ma la marineria di Porto San Giorgio sarebbe l’unica che ne pagherebbe lo scotto economico: non si potranno fare i conti senza il loro parere”.

Per contrastare anche culturalmente la spinta egoistica di questi ultimi anni si dovrà interrompere quel circuito vizioso fatto di prebende agli amici e guerra alle associazioni non amiche, caratteristico della passata amministrazione: un circuito fatto di persone delegate a fare e disfare, altre premiate con ruoli superiori alle reali esigenze della città.
L’attenzione dovrà essere riposta verso tutte le associazioni culturali, anche no profit, che costituiscono il segnale di vitalità di una città: in questo senso il Liceo Artistico e alcuni suoi docenti, artisti di livello internazionale, devono essere considerati una vera e propria ricchezza.

Per concludere, ce la sentiamo di affermare senza tema di smentita che in quanto a competenza, conoscenza e interesse per la politica locale il Partito Democratico di Porto San Giorgio e Nicola Loira in particolare, con la sua riconoscibilità e statura morale personale su cui conviene ogni sangiorgese che lo conosce, meritino senza alcun dubbio la candidatura a sindaco per la coalizione di centrosinistra.
Il partito e Nicola si sono fatti carico del centrosinistra della città non da pochi mesi a questa parte, ma dal 2008, lavorando per gruppi di lavoro da quasi un anno a un programma economicamente sostenibile, sin da quando immaginammo che la precedente amministrazione sarebbe potuta andare in crisi, adoperandoci in ogni modo per la vittoria, perché è l’unica cosa che conta per poter cambiare il volto che sta prendendo la città.
Siamo un partito forte, coeso e organizzato, che può contare su tante individualità riconoscibili in lista e in un ampio gruppo dirigente che si incontra frequentemente, sempre disponibile a lavorare senza tornaconto personale.

La vittoria delle primarie è il primo indispensabile passo che tra due mesi, al di là delle convinzioni ideologiche di qualcuno, porterà Nicola a vincere le prossime elezioni per il bene della città.